Gestione, raccolta, selezione e recupero di rifiuti da raccolta differenziata
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IL RIFIUTO DI OGGI
È LA RISORSA DI DOMANI
Vetro

Il vetro è il materiale "ecologico" per eccellenza. Non è inquinante (è chimicamente inerte) ed è riutilizzabile per un numero illimitato di volte. Se abbandonata, tuttavia, una bottiglia di questo materiale si decompone solo dopo 4.000 anni.

Per questo, è fondamentale separare accuratamente il vetro, in casa, a scuola e al lavoro, per poterlo poi riutilizzare. In Italia, le industrie vetrarie producono ogni anno oltre un milione di tonnellate di vetro utilizzando anche quello proveniente dalla raccolta differenziata. Ovviamente, il cosiddetto “rottame di vetro” non può essere riciclato così com'è, deve essere sottoposto a numerose verifiche per eliminare le numerose "impurità" che contiene (carta, plastica, materiali ceramici, materiali metallici ferrosi e non). ECO-RICICLI VERITAS si occupa proprio di questa fondamentale funzione e i suoi impianti di Fusina e Musile di Piave (entrambi in provincia di Venezia) sono considerate strutture di eccellenza, non solo a livello italiano ma anche europeo.

Il presente documento costituisce la sintesi dei risultati di un progetto sperimentale condotto da Veritas-Eco-Ricicli, con il supporto tecnico di Divisione Energia, finalizzato alla certificazione della tracciabilità della filiera del vetro riciclato proveniente dalla raccolta differenziata. L’elaborato illustra, inoltre, gli esiti dell’analisi energetica dell’impianto di selezione del rifiuto multi-materiale di Eco-Ricicli, intrapresa allo scopo di migliorare l’efficienza e ridurre i consumi energetici della realtà produttiva operante nell’ambito triveneto.

Il progetto ha visto il concretizzarsi di un audit energetico effettuato presso l’impianto di selezione di Fusina, uno studio strutturato per ridurre i costi di processo e diminuire le emissioni in atmosfera di sostanze inquinanti derivanti dalla combustione di fonti energetiche fossili, individuando anche, infine, i possibili interventi tecnologici finalizzati all’efficientamento energetico dell’intero sito.

La raccolta differenziata

Con una scelta del tutto volontaria, in linea con le più avanzate politiche ambientali europee, il gruppo Veritas ha ideato e concretizzato un originale progetto sperimentale relativo alla tracciabilità e certificazione del recupero dei materiali derivanti dalla raccolta differenziata dei rifiuti urbani: un atto di trasparenza nei confronti dei cittadini e, al tempo stesso, un importante strumento per il controllo della gestione di un processo industriale fondamentale nel contesto generale del complesso ciclo dei rifiuti urbani.

Il percorso ha consentito da un lato l’implementazione di un sistema di montaggio e verifica della filiera di riciclo del vetro, e dall’altro di ottenere indicazioni precise sulla effettiva recuperabilità del materiale raccolto dai cittadini. Sono state acquisite informazioni di dettaglio sulle diverse fasi della filiera che, aldilà degli importanti indicatori di resa impiantistica, sono anche in grado di garantire agli utenti e alle amministrazioni che si avvalgono dei servizi del gruppo, la certezza della destinazione del rifiuto raccolto in modo differenziato.

Il progetto ha interessato due municipalità del Comune di Venezia: Chirignago-Zelarino e Favaro Veneto. La tracciabilità di tutte le fasi della filiera e la certezza dei dati raccolti sono garantite dall’applicazione del disciplinare tecnico, Il documento chiave del progetto, validato da un ente di certificazione esterno. Tale documento definisce la metodologia di monitoraggio delle attività, quella di raccolta dei dati e la modalità di calcolo degli indicatori. I dati raccolti nelle diverse fasi della filiera sono stati inseriti in uno schema di monitoraggio e utilizzati per il calcolo di indicatori di sintesi, numeri necessari al controllo di tutte le fasi della filiera.

Le fasi analizzate e gli attori coinvolti sono:
> Conferimento: Veritas SpA.
> Raccolta: Ecoricicli Veritas Srl.
> Selezione:  Ecoricicli Veritas Srl.
> Raffinamento: Ecopatè.
> Recupero: O-I Manufacturing Italy SpA.


Di seguito vengono riportati alcuni dati relativi alle due municipalità oggetto di studio:
> Numero di utenze coinvolte: 33234
> Modalità di raccolta: di tipo stradale con cassonetti con sistema volumetrico vincolato a calotta e chiave elettronica per la raccolta del rifiuto secco indifferenziato.
> Numero di campane VPL presenti: 451campane (286 a Chirignago-Zelarino e 165 a Favaro Veneto)
> Periodo di reporting: aprile 2013-dicembre 2013


Selezione

Nella prima fase di accettazione vengono effettuate analisi merceologiche sul multi-materiale in ingresso all’impianto, dato che riconduce al tema di una maggior sensibilizzazione del cittadino alla corretta attuazione della raccolta differenziata dei rifiuti.
Tutto il VPL raccolto viene a questo punto trattato nell’impianto di selezione al fine di ottenere un rifiuto vetroso pulito da inviare al successivo impianto di raffinazione. Al termine del processo di selezione vengono effettuate ulteriori analisi merceologiche sul rifiuto lavorato.

Raffinamento

Il vetro selezionato in uscita dall’impianto di Ecoricicli viene poi trasportato ad Ecopatè per il successivo raffinamento del materiale. Il vetro conferito all’impianto viene trattato per produrre vetro pronto al forno. Il materiale restante è costituito da granella di vetro, scarti di produzione, ceramica e porcellana. 

Recupero

Tutto il vetro pronto forno in ingresso viene dunque utilizzato per la produzione di nuovo vetro prodotto, con un notevole risparmio in termini sia di materie prime sia di energia.

Dall’analisi dei dati raccolti nel periodo di reporting risulta dunque una significativa differenza tra la quantità di rifiuto atteso e il quantitativo di multi-materiale effettivamente raccolto presso le due municipalità; dati significativi sono inoltre la quantità di vetro buono non intercettato dalla filiera del vetro e la percentuale di materiale di scarto presente nel multi-materiale conferito dal cittadino nell’apposita campana. Emerge inoltre come le analisi merceologiche effettuate in fase di accettazione del multi-materiale diano un’indicazione accurata sui quantitativi di ceramica, porcellana e vetro diverso presenti nel materiale, mentre forniscano un valore inferiore al dato reale per quanto concerne la quantità di vetro buono presente nel rifiuto lavorato. È interessante inoltre osservare le rese dei processi di selezione e raffinamento che danno un’indicazione su quanto del materiale raccolto può effettivamente essere utilizzato per produrre nuovo vetro. È importante infine osservare che l’impiego dell’80% di frammenti vetrosi nella miscela vetrificabile porta ad un’economia energetica del 25% e ad una diminuzione delle emissioni di CO2 del 40% rispetto all’utilizzo di sole materie prime vergini.

La Tracciabilità Continua...

I risultati della tracciabilità della filiera derivano da indicatori calcolati sulla base di dati raccolti nella fase di sperimentazione. In questo contesto è stata presa la decisione di trattare, nei diversi impianti coinvolti nel recupero del materiale vetroso, solo il materiale proveniente dalle due municipalità pilota di Chirignago-Zelarino e Favaro. Allo scopo di tracciare il materiale conferito dai cittadini del territorio oggetto di studio e dimostrare che il proprio rifiuto, se conferito in maniera corretta nelle campane, viene effettivamente riutilizzato per produrre nuove bottiglie, Veritas ha deciso di trattare in maniera separata presso l’impianto il multi-materiale raccolto nelle due municipalità. Al fine di ottenere il quantitativo necessario per la lavorazione presso l’impianto di selezione, il rifiuto è stato raccolto e stoccato in un’area dedicata dello stabilimento di Eco-Ricicli per un periodo di circa sei mesi. Tale scelta, se da un lato ha permesso di far lavorare la linea di selezione nelle migliori condizioni operative possibili e di non miscelare materiali di diversa provenienza, dall’altro, ha influito sulla qualità del materiale trattato: lo stoccaggio del rifiuto per un tempo così dilatato aumenta infatti le impurità presenti sul rifiuto e diminuisce la resa dell’intero processo.

La scarsa qualità del rifiuto è stata rilevata in particolar modo nella fase di raffinamento: per produrre il vetro pronto forno necessario alla vetreria si sono resi necessari tre cicli di rilavorazione nello stabilimento di Ecopatè con una conseguente perdita nella resa del processo. Va dunque sottolineato che i risultati ottenuti sono precisi e certificati da un ente terzo ma non sono rappresentativi delle effettive rese del processo di recupero a regime, in quanto relativi a modalità di lavorazione non usuali, attuate nel periodo di sperimentazione allo scopo di tracciare esclusivamente il materiale proveniente dalle municipalità di Chirignago-Zelarino e Favaro Veneto oggetto della sperimentazione.

Si osserva, pertanto, che le rese dei processi svolti in condizioni operative standard sono significativamente superiori a quelle ottenute nella fase di sperimentazione e dunque la quantità di vetro effettivamente recuperato è notevolmente superiore a quella registrata dallo studio. Va sottolineato, infine, il notevole risparmio in termini di energia utilizzata nel processo di recupero e la conseguente diminuzione delle emissioni di CO2 rispetto alla produzione di vetro da materie prime vergini.

Il progetto di tracciabilità della filiera non si ferma quindi al solo periodo di reporting sperimentale ma continuerà a fornire utili informazioni sulle attività svolge lungo la filiera, permettendo di monitorare puntualmente le diverse fasi di lavorazione del rifiuto nell’ottica di un continuo miglioramento dell’intero processo.